ZINCATURA A CALDO E
VERNICIATURA A POLVERI

ZINCATURA A CALDO DOPO LAVORAZIONE

Il rivestimento di zinco di alta qualità sfrutta le proprietà uniche di questo metallo, per proteggere contro la corrosione l'acciaio. A differenza della verniciatura, il rivestimento di zinco non può distaccarsi. Esso è legato alla superficie di acciaio e riveste l'intera superficie del prodotto, sia internamente che esternamente.

L’impianto di zincatura a caldo della Sati Italia viene definito “a tunnel”, in quanto tutte le vasche sono collocate all’interno di un tunnel, realizzato in materiale antiacido, che permette una lavorazione pulita e rispettosa dell’ambiente esterno. Infatti, all’interno del tunnel insiste una depressione generata dalla continua aspirazione di un ventilatore. In questo modo, tutti i fumi acidi di rimangono segregati all’interno del tunnel.

I fumi aspirati vengono poi incanalati in una torre di lavaggio che consente di riportare i fumi aspirati nelle condizioni ideali per poter essere immessi nell’atmosfera.

Il materiale da zincare segue un ciclo tecnologico ben determinato a seconda della forma, dello spessore e dello stato di ossidazione. Prima di zincare è necessario detergere l'acciaio sgrassandolo e decapandolo in modo da ottenere una superficie chimicamente pulita. Una volta completata la fase di pretrattamento, il materiale viene riscaldato, prima di entrare nella vasca di zincatura. Il riscaldamento si rende necessario al fine di evitare scoppi al momento dell’introduzione del materiale nella vasca di zinco.

La reazione galvanica tra zinco e acciaio avviene nello zinco fuso, di solito a una temperatura tra i 440° e i 460 °C. A queste temperature i due metalli reagiscono rapidamente.

Di norma, basta che l'acciaio rimanga immerso nello zinco per qualche minuto. Il manufatto viene tolto dallo zinco a reazione ultimata. Sebbene a quel punto il rivestimento di zinco si sia già formato, la reazione nella struttura interna continua fino a quando l'oggetto raggiunge temperature intorno ai 200 gradi centigradi.

Una volta uscito della vasca di zincatura, il materiale ha praticamente ultimato il suo ciclo tecnologico. L’impianto di zincatura della Sati Italia, è però in grado di effettuare un’ulteriore lavorazione: è il trattamento finale di passivazione per immersione, che consente di eliminare l’insorgere di ruggine bianca.

I processi produttivi impiegati dalla Sati Italia nell’attività di zincatura, fanno riferimento alle norme EN ISO 1461 e sono certificati secondo il disciplinare HiQualiZinc (c. nr. 11.19.25).

VERNICIATURA A POLVERI

L’impianto di verniciatura a polveri, utilizza una tecnologia molto avanzata che permette di rispondere in tempi brevi alle esigenze del cliente. L’impianto è idoneo a verniciare particolari di lunghezza fino a 3,5 metri e garantisce un’eccellente qualità del prodotto finito.
L’apparato è composto da diversi elementi uniti tra di loro dal trasportatore aereo, a circuito chiuso, su cui sono direttamente appesi i particolari da trattare. Gli elementi principali dell’impianto sono:
• il tunnel di pretrattamento;
• il forno di asciugatura;
• le cabine di verniciatura;
• il forno di polimerizzazione.

La verniciatura a polveri, contrariamente a quella tradizionale a liquido, presenta pertanto notevoli vantaggi dal punto di vista ecologico:
• emissione dei solventi del tutto eliminata;
• riduzione dei problemi di smaltimento dei rifiuti in quanto non c’è trattamento di sostanze pericolose;
• eliminazione di apparecchiature di depurazione per l’assenza di elementi volatili nocivi;
• l’overspray della polvere viene quasi totalmente riutilizzato e pertanto la polvere di scarto è ridotta al minimo.

L’impianto dispone anche di una cabina di verniciatura manuale, ideale per trattare singoli pezzi in colori diversi dagli standard. Il forno di polimerizzazione, infine, è in grado di operare con temperature fino a 200° C. Ciò migliora la resistenza e il mantenimento della finitura dei prodotti trattati.

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