Il Catalogo Generale Sati Italia 2021 è da oggi disponibile sul nostro sito, scaricabile in formato pdf, sia in versione generale sia per singola rubrica.

Il nuovo catalogo, il primo dopo la recente acquisizione del marchio Sati Italia S.p.A. da parte di DKC Europe, prosegue nel segno della continuità.

Gentile Cliente,
la straordinarietà del momento che stiamo vivendo non ha eguali nella storia della siderurgia moderna, conseguentemente le leggi che hanno regolato il mercato negli scorsi anni sembrano non essere più applicabili.

Le quotazioni dell’acciaio, soprattutto prodotti piani, coils e lamiere, continuano nella loro ascesa, i prezzi hanno raggiunto livelli record travalicando le normali fluttuazioni di mercato, una tendenza che non sembra vicina a esaurirsi e che richiede un intervento tempestivo.

In questi mesi si è palesata una ulteriore difficoltà nel reperimento della materia prima, dovuta principalmente alla frenata dell’output dei produttori europei, unita ai limiti alle importazioni per un eccesso di misure protezionistiche e aggravate da una ripresa dei consumi anticipati dei paesi far-east.

Quanto sopra si è tradotto in un eccezionale ascesa del prezzo dell’acciaio che tra ottobre 2020 e marzo 2021 è aumentato del 130%.

In relazione a quanto sopra esposto la Sati Italia S.p.a. comunica ai suoi gentili clienti la pubblicazione del listino prezzi nr. 2 – 2021, con validità dal 01 Maggio 2021.

Ringraziamo i nostri Clienti per la preziosa fiducia riposta e rinnoviamo il nostro impegno nel continuo miglioramento delle nostre performance di servizio.

Sati Italia S.p.a.
Giuseppe Chiarlo, Direttore Generale

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L’entrata in vigore del nuovo DM 17/01/2018 – Norme Tecniche per le Costruzioni ha portato a un nuovo approccio nella progettazione e nella realizzazione degli impianti antisismici da parte di Aziende e Professionisti del settore. Progettisti, impiantisti e architetti, infatti, sono indirizzati a creare una nuova forma di collaborazione finalizzata alla valutazione integrata delle soluzioni più idonee per il sistema edificio-impianto.

Sati Italia – con l’importante know how di oltre 50 anni di esperienza nei sistemi di canalizzazione metallica – si propone quale partner qualificato e affidabile nella valutazione delle migliori soluzioni impiantistiche realizzabili all’interno delle diverse realtà aziendali, grazie all’utilizzo di un software di calcolo che effettua la verifica della resistenza dell’azione sismica dell’impianto stesso.

L’approccio alla difesa dal sisma si basa sullo studio e sulla progettazione degli elementi non strutturali di tutti gli impianti, che sono molti e diversificati tra loro, e prevedono l’azione congiunta sugli aspetti edilizio-strutturali e su quelli impiantistico-funzionali. Con il nuovo DM 17/01/2018, gli aspetti antisismici sono stati resi più stringenti per gli elementi strutturali ed è stata posta particolare attenzione a quelli non strutturali.
È importante tenere ben presente che non esistono elementi di impianto che si possano definire “antisismici”, ma è possibile progettare e installare sistemi in grado di resistere all’azione orizzontale del sisma, evitando spostamenti relativi che potrebbero danneggiare gli elementi che lo costituiscono.

Per quantificare la forza sismica orizzontale che agisce al centro di massa dell’elemento non strutturale bisogna valutare diversi fattori, tra cui:
– altezza della costruzione che ospita l’impianto tecnologico;
– periodo fondamentale di vibrazione della costruzione che ospita l’impianto tecnologico;
– parametri di pericolosità sismica del sito;
– parametri del sottosuolo e topografia del sito;
– parametri tipici dell’impianto tecnologico.

Parimenti, vanno poi considerate le peculiarità dell’impianto stesso e quelle del sito in cui viene installato.
Una volta stabilita la tipologia di sospensioni da utilizzare, il percorso delle vie cavi e tutti i carichi gravanti su di esse, infatti, viene realizzato un modello e, successivamente, vengono inserite tutte le caratteristiche della struttura che ospita l’impianto, i dati relativi al posizionamento dell’impianto all’interno della struttura stessa e infine i parametri di pericolosità sismica del sito in cui è ubicata la struttura.

A questo punto, è possibile effettuare il calcolo e verificare la resistenza all’azione sismica dell’impianto stesso, che Sati Italia effettua del sistema complessivo costituito da supporto, profilo, mensola, canale, ecc.
L’analisi tecnica di Sati Italia si contraddistingue per la grande flessibilità di progettazione, consentendo di verificare prodotti differenti e anche fuori standard.

Il rischio di incendio va considerato in ogni circuito elettrico, a tal proposito la progettazione delle apparecchiature, dei componenti e la scelta dei materiali è fatta in modo da ridurre la probabilità di incendio, specie nel caso di prevedibile uso improprio, di cattivo funzionamento o guasto. Lo scopo primario è prevenire l’insorgere del fuoco causato dalle parti sotto tensione ma, se si manifesta accensione o fuoco, l’obiettivo deve essere quello di contenere il fuoco preferibilmente all’interno dell’involucro del prodotto elettrotecnico. Nel caso in cui le pareti dei prodotti elettrotecnici siano esposti al fuoco esterno, occorre assicurare che queste pareti non contribuiscano allo sviluppo dell’incendio dei prodotti di costruzione o delle strutture situate nelle immediate vicinanze.

Per limitare le cause e gli effetti della drammatica sequenza di un incendio, sono stati individuati degli accorgimenti e delle azioni che nel loro insieme vengono chiamati “provvedimenti di prevenzione incendi”. I principali obiettivi perseguiti dalla prevenzione incendi sono:
• la salvaguardia della vita umana;
• la conservazione dei beni materiali, sia direttamente esposti alle fiamme, che nelle loro vicinanze.

Per raggiungere questi importanti obiettivi la prevenzione incendi prevede l’adempimento e l’esecuzione delle seguenti attività fondamentali:
• formazione: cultura del rischio e della sicurezza, abitudine all’uso di sistemi protettivi;
• protezione passiva: scelta di materiali con note caratteristiche di comportamento al fuoco e loro applicazione nei limiti prescritti, compartimentazione, collaudi e manutenzione;
• protezione attiva: impianti di rilevamento e spegnimento;
• estinzione: piani di intervento e mezzi di estinzione.

Le norme scritte di prevenzione incendi prevedono una serie di provvedimenti basati sul fatto che l’edificio ed il suo contenuto saranno meglio salvaguardati se si provvede a:

• ridurre la frequenza dei casi di incendio;
• limitare la produzione di fumo e di fiamme;
• ottenere lo sfollamento ordinato e sicuro degli occupanti;
• impedire la propagazione del fuoco a zone o edifici adiacenti;
• evitare collassi strutturali e danneggiamenti agli elementi costruttivi;
• installare efficaci sistemi di difesa (impianti di spegnimento e squadre antincendio).

Il più semplice provvedimento per impedire il propagarsi dell’incendio tra varie zone dello stesso fabbricato è la compartimentazione, con la quale si provvede a delimitare le aree a maggior rischio di incendio con pareti, pavimenti e soffitti resistenti al fuoco per un certo tempo.

Costruire edifici compartimentati REI 90 con materiali incombustibili quali pietra, mattoni o conglomerati cementizi sarebbe facile se i locali dell’edificio fossero delle scatole incombustibili totalmente chiuse ma nella realtà, anche le pareti e le solette di compartimentazione hanno delle aperture, porte finestre, cunicoli, condotti di aerazione, tubi di scarico, che sono attraversate da tubi in plastica, cavi elettrici di vario tipo, passerelle portacavi, tubi metallici, ecc. L’esistenza di questi passaggi, che spesso sono richiusi con tradizionali malte cementizie o con l’errato utilizzo di prodotti dalle inadeguate caratteristiche di resistenza al fuoco causa la propagazione dell’incendio o di una elevata temperatura dalla parte opposta della parete in un tempo molto breve, declassando la caratteristica REI 90 che il compartimento aveva in origine.

La linea di prodotti e soluzioni di Sati Italia, classificati “REI 120” e dedicati alla protezione passiva contro il fuoco, sono appunto dei tamponamenti che impediscono la propagazione dell’incendio grazie alla compartimentazione negli attraversamenti delle pareti, pavimenti, soffitti e solette.

Di seguito proponiamo in evidenza due prodotti utilizzati sempre più di frequente nei controsoffitti di strutture commerciali, ricettive ed uffici, dove vengono inseriti vari elementi di illuminazione tradizionale, di emergenza e diffusione sonora.

COPRIFARETTO CONICO FF109
Il sistema coprifaretto conico FF 109 è un prodotto certificato UNI EN 1363-1 ed UNI EN 1365-2, testato all’interno di una plafonatura formata da pannelli a bordo dritto in fibra minerale da 15 mm di spessore, appoggiati su un’orditura metallica di sostegno a vista. Secondo la norma UNI EN 13501-2 il sistema coprifaretto conico FF 109 è stato classificato “REI 120”. Disponibile in 3 dimensioni, permette la ventilazione del corpo illuminante e previene il contatto con eventuali materiali combustibili presenti nell’intercapedine.

COPRIFARETTO A CUPOLA FF109
Il sistema coprifaretto a cupola FF 109 è un prodotto certificato UNI EN 1363-1 ed UNI EN 1365-2, si differenzia dal sistema conico FF109 per le sue dimensioni e forma. Nei controsoffitti modulari in fibra o cartongesso viene utilizzato anche per il ripristino dei diffusori acustici. In caso di incendio la copertura si espande, riempiendo gli spazi con materiali intumescenti resistenti alle fiamme, impedendo che l’incendio si propaghi al di sopra del controsoffitto dove spesso sono presenti residui di materiali e isolanti combustibili. Secondo la norma UNI EN 13501-2 il sistema coprifaretto a cupola FF 109 è stato classificato “REI 120”. Disponibile in 2 dimensioni, permette la ventilazione del corpo illuminante e previene il contatto con eventuali materiali combustibili presenti nell’intercapedine.

Soddisfare la complessa normativa relativa alla prevenzione incendi non è cosa facile, ma per agevolare il soddisfacimento dei principali requisiti di protezione passiva richiesti suggeriamo, sin dalla fase di progetto, di verificare quanto segue:
1) Verificare se esistono leggi e/o norme specifiche al fabbricato oggetto dei lavori;
2) Accertarsi quali sono le pareti di compartimentazione e quale resistenza al fuoco REI deve essere garantita;
3) Accertarsi che la natura e lo spessore delle pareti REI permetta un valido ripristino della compartimentazione negli attraversamenti;
4) Limitare il più possibile il numero degli attraversamenti di pareti e solette di compartimentazione concentrando più impianti in pochi punti di attraversamento, senza mescolare tra di loro l’impianto elettrico, idraulico e gas;
5) Quando la quantità di cavi è elevata o le condutture sono inadeguate, si deve prevedere l’applicazione degli sbarramenti tagliafiamma, oltre che nei tratti rettilinei, anche nelle deviazioni e negli incroci tra le condutture per evitare il proliferare delle vie di propagazione del fuoco;
6) Ricordare che le aperture per il passaggio degli impianti non devono essere troppo “strette”, per permettere la posa di prodotti resistenti al fuoco e che i tubi ed i canali devono essere chiusi all’interno, nel punto di attraversamento della parete REI con “barriere e sbarramenti tagliafiamma”.
7) Prevedere quali attraversamenti possono avere una barriera tagliafiamma fissa e quali devono avere una barriera tagliafiamma smontabile per frequenti manutenzioni all’impianto.
8) Per la corretta installazione di “barriere e sbarramenti tagliafiamma” imporre l’utilizzo di prodotti con caratteristiche adatte ad evitare la propagazione dell’incendio.
9) Accertarsi accuratamente che i prodotti scelti siano stati certificati in condizioni simili a quelle di utilizzo da un laboratorio autorizzato dal Ministero dell’Interno e che siano forniti in confezioni sigillate con il marchio del fabbricante.
10) La messa in opera dei prodotti di compartimentazione resistenti al fuoco, deve essere eseguita da personale “competente e qualificato”, tali impianti devono essere eseguiti secondo la regola dell’arte.

Il dispersore modulare PT4, consente di realizzare qualsiasi impianto di terra ed è la risposta tecnica ed economica alle richieste dettate dalla legge 37/08 (ex 46/90) per la realizzazione degli impianti di terra. E’ particolarmente indicato quando le superfici a disposizione sono limitate, ad esempio: centri storici delle città oppure condomini.

La sua modularità ed espandibilità senza limiti, consentono di realizzare impianti di terra con valori particolarmente bassi. Può essere utilizzato anche per realizzare impianti di terra in terreni ad alta resistività e per sistemi TN, cioè dove solitamente la cabina di trasformazione non è di un ente esterno, ma è parte integrante dell’impianto stesso così come l’impianto di terra.

La Piastra Modulare PT4 può essere utilizzata come dispersore di terra in alternativa ai classici Dispersori a Picchetto. La configurazione geometrica del dispersore PT4 offre una resa comparabile a 5 piastre in parallelo, perciò la sua efficacia equivale mediamente a 6 dispersori a picchetto, di 1,5 metri di lunghezza, distanziate di 4 metri una dall’altra.
Il grande vantaggio nell’utilizzare il dispersore modulare PT4 consiste nel risparmio dei tempi e costi nella realizzazione degli impianti.

L’esigenza di ridurre i valori attuali di resistenza degli impianti di messa a terra delle cabine elettriche di trasformazione MT/BT (media tensione/bassa tensione), situate negli stabilimenti e siti industriali, impianti costruiti talvolta sopra terreni ad alta resistività elettrica può essere brillantemente risolta utilizzando i dispersori di terra Sati PT4 A+B di tipo modulare (ovvero un modulo A codice 3060001, che può essere ampliato con altri moduli B codice prodotto 3060002).

L’immagine mostra una delle tante applicazioni del dispersore nei terreni ad alta resistività quali i terreni fortemente calcarei, ad esempio le cave di escavazione del marmo, un fondo ghiaioso oppure aree di risaia con sottostrati sabbiosi. In tutte queste applicazioni il dispersore modulare risulta di grande utilità e più moduli B agiscono in parallelo più si arriva al raggiungimento del valore di RE (resistività del terreno).

I risultati migliori si ottengono ricoprendo lo scavo di posa con terreni con buona conducibilità, e per questo scopo, l’utilizzo dei Sali GELOSAL (codice 3110951) contribuisce a ridurre ulteriormente del 30% i valori raggiunti.

I dispersori modulari, indipendentemente dai moduli B impiegati, possono essere messi in parallelo con altri più distanti. Maggiore è la distanza, maggiore sarà l’efficacia di dispersione come accade con tutti i tipi di dispersori di terra.

Per realizzare un impianto di terra con solo dispersore a piastre componibili PT4 2A, è sufficiente collegarlo, tramite il morsetto 3, con uno spezzone di tondo 1A alla piastra equipotenziale 4.

Gentile Cliente,

l’attuale situazione della catena di approvvigionamento delle materie prime e dei componenti utilizzati nella produzione del portafoglio della nostra offerta, ci sta costringendo a lavorare in una condizione senza precedenti.

In questo contesto imprevedibile, caratterizzato da incertezza e dalla mancanza di riferimenti, oltre ad una riduzione dei termini di pagamento da parte dei nostri fornitori, ci troviamo compressi in una contrazione della nostra marginalità.

A causa del ritardo e delle difficoltà oggettive riscontrate nel trasferire al mercato gli incrementi di costi subiti ci vediamo costretti nuovamente ad intervenire sulle nostre condizioni economiche.

In relazione a quanto sopra esposto la Sati Italia S.p.a. comunica ai suoi gentili clienti la pubblicazione del listino prezzi nr. 3 – 2021, con validità dal 01 Agosto 2021.

Ringraziamo i nostri Clienti per la preziosa fiducia riposta e rinnoviamo il nostro impegno nel continuo miglioramento delle nostre performance di servizio.

Sati Italia S.p.a.
Giuseppe Chiarlo, Direttore Generale

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